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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI PROVINCIALI GIOVANILI    

Luci e ombre per i giocatori granata e bianconeri in Nazionale

 

La Nazionale di Mancini fa doppietta e prosegue senza intoppi il suo cammino verso gli Europei 2020 grazie anche all'apporto dato fra luci e ombre dai calciatori granata e bianconeri alternatisi in campo contro Armenia e Finlandia.

A Erevan protagonista nel bene e nel male Andrea Belotti, che ha mostrato combattività, generosità e spirito di sacrificio consueti, cui ha fatto da contraltare un'eccessiva imprecisione in fase realizzativa, senza la quale la prestazione del “gallo” sarebbe stata da incorniciare. Alla rete del pareggio contro i caucasici, siglata in un momento particolarmente delicato della gara, sono seguiti due errori da matita blu sotto porta che, se evitati, avrebbero permesso agli azzurri di mandare in archivio la pratica prima dell'intervallo e di affrontare con più tranquillità e minore dispendio di energie psico-fisiche la seconda frazione di gioco. Nella ripresa, la determinazione del capitano granata è stata simboleggiata dalla giocata che ha portato all'autorete del portiere armeno con cui è calato il sipario sull'incontro, mentre solo l'errato posizionamento dell'assistente dell'arbitro e l'assenza del VAR gli hanno negato una strameritata doppietta.

Il dispendio di energie e, forse, la mancata “digestione” di qualche errore, hanno indotto Mancini a lasciarlo in panchina nel successivo impegno in terra finlandese, salvo gettarlo nella mischia per “tenere botta” nel finale. Belotti, pur con qualche sbavatura, ha di nuovo risposto presente, partecipando alla festa di una squadra azzurra sempre più compatta, che continua a veleggiare a punteggio pieno nel girone. Non è più una sorpresa, ma una splendida certezza, Armando Izzo. All'esordio da titolare in una gara ufficiale della Nazionale, il mastino granata non ha accusato la benché minima emozione, calandosi con concentrazione e disinvoltura nell'inedito ruolo di esterno destro difensivo e cementando assieme a Bonucci e Acerbi la retroguardia a tre quando gli azzurri si proponevano in fase offensiva. Per lui una partita col solito puntiglio e priva di pecche rilevanti, che lo ha confermato imprescindibile colonna granata e validissima alternativa per Mancini.

Due anche gli alfieri bianconeri. Capitan Leonardo Bonucci (nella foto di oasport.it) ha da tempo inserito il pilota automatico e, nonostante qualche passaggio a vuoto che sta diventando una preoccupante abitudine e il cinico utilizzo del “mestiere” che ha consentito all'Italia di giocare in superiorità numerica tutta la ripresa contro gli armeni, ha guidato con sufficiente sicurezza la difesa azzurra nel doppio confronto internazionale, cercando di dare il proprio contributo anche nell'impostazione del gioco.

A sprazzi Federico Bernardeschi. Schierato dall'inizio a Erevan, ha alternato giocate pregevoli (solo la traversa gli ha negato la gioia del gol) ad altre meno incisive se non addirittura forzate. Il calo di lucidità accusato nella ripresa quando c'era da scardinare la difesa avversaria e qualche errore di misura, hanno favorito la sua sostituzione. Inserito nelle rotazioni di Mancini, come Belotti in Finlandia ha iniziato guardando i compagni dalla panchina, trovando spazio solo nell'epilogo quando l'imperativo era conservare l'esiguo ma prezioso vantaggio.

Archiviata con soddisfazione la parentesi delle Nazionali, le due torinesi, primatiste assieme all'Inter, sono pronte a rituffarsi nel campionato per una terza giornata in cui la classifica potrebbe sgranarsi ulteriormente. Ad aprire le danze sarà sabato pomeriggio la Juventus, attesa dalla “trappola” di Firenze, insidioso esame per verificare la crescita di una squadra che nei primi turni non ha convinto del tutto e dovrà fare i conti con la fame di punti di un avversario ancora al palo e che da sempre interpreta la partita contro i bianconeri al “Franchi” come la sfida dell'anno. Due le linee guida da seguire per la compagine di Sarri: concretizzare al massimo le occasioni create ed evitare i cali di tensione difensivi. Chiuderà invece il programma il Torino, che lunedì sera ospiterà il Lecce. Conoscere in anticipo i risultati delle rivali potrebbe essere un ulteriore stimolo o una pericolosa pressione per gli uomini di Mazzarri, chiamati a confermarsi. Pur rispettando e non sottovalutando una formazione anche in questo caso ancora ferma a quota zero, i granata avranno la ghiotta opportunità di continuare la loro corsa in vetta.

 

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  Scritto da Luca Ceste il 09/09/2019
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