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Cinque fasi per un efficace allenamento mentale di inizio stagione

L’allenamento mentale, proprio come una preparazione atletica, è basato su step di lavoro chiari e ben precisi che saranno poi adattati e personalizzati dal mental coach a seconda delle esigenze di ogni specifico atleta. Spesso gli atleti si rivolgono alla loro esperienza oppure si confrontano con i loro compagni con allenatore per avere un supporto psicologico di fronte ad un calo prestazionale, oppure per difficoltà di gestione dell’ansia e degli stress correlati alla vita agonistica, o ancora perché magari faticano a prendere sonno la sera prima di un evento competitivo importante.

Oggi la figura del mental coach è determinante proprio nelle situazioni sopra indicate. Il mental coach durante un primo colloquio con l'atleta cercherà di capire ed individuare, anche grazie al supporto di test sport specifici, quelle abilità mental  che, se non adeguatamente sviluppate e gestite dall’atleta, potrebbero ostacolare l’espressione ottimale della performance; questo è vero in modo particolare per gli sport di resistenza, come il ciclismo, la corsa, l'automobilismo e tanti altri, in cui si arriva a spingere il proprio corpo al limite della sopportazione fisica di dolore e fatica: il protrarsi dello sforzo per tempi prolungati mette a dura prova l’organismo l’unico modo per affrontare il dolore e uscirne vincitori è disporre di motivazione e forza mentale in quantità più che sufficienti a gestire la sofferenza estrema. L’allenamento mentale serve proprio a questo: prepara gli atleti ad affrontare mentalmente la fatica.

In un periodo come quello attuale agli atleti è richiesta sempre una prestazione di alto livello, anche dopo una serie di gare a distanza di tempo molto breve. Sembra che nel mondo dello sport i metodi di allenamento fisico tradizionali non siano più sufficienti a stimolare ed incrementare la qualità delle prestazioni fisiche delle nuove generazioni di atleti, ed è proprio in questo scenario che entra in campo la figura del mental coach sportivo, propone l’ allenamento mentale come “valore aggiunto” integrato nella preparazione atletica, per fare la differenza in atleti già ben allenati fisicamente, aiutandoli nel sopportare anche le prove più dure ed estenuanti e per portare la loro performance a livelli ottimali, con un allenamento mentale costante e con obiettivi condivisi.

Il percorso di preparazione mentale si pone l’obiettivo di supportare l’atleta, attraverso tutta una serie di esercizi mentali specifici,a sviluppare quelle abilità mentali necessarie non soltanto per “sopravvivere” alle competizioni più dure ed impegnative, ma soprattutto per fare la differenza in confronto ad altrettanti atleti ben preparati dal punto di vista fisico e tecnico; in una maratona, ad esempio, a parità di forza fisica e di abilità tecnica vincerà il corridore che sarà mentalmente più allenato ad affrontare le ansie, le fatiche ed il dolore che le competizioni spesso portano con sé. Detto ciò, vi indico nello specifico un programma di allenamento mentale. Sono cinque punti cardine:

Step 1: Scegliere le abilità mentali specifiche che si intende allenare, le quali diventeranno gli obiettivi principali del programma di preparazione; Il mio consiglio è di scegliere di allenare soltanto poche abilità alla volta, individuandole fra quelle maggiormente coinvolte nella prestazione sportiva. Può essere utile stendere assieme al mental coach il “profilo di prestazione” dell’atleta, ad esempio, il corridore pensa a tutte le fasi della sua performance che intende ottimizzare le quali poi, con l’aiuto del mental coach, verranno fatte risalire ad abilità mentali specifiche che sarà utile allenare attraverso ben precisi esercizi mentali;

Step 2: Il mental coach, avvalendosi di procedure e strumenti specifici, verifica in quale misura le abilità mentali che si vuole sviluppare sono già in possesso dall’atleta.

Questa valutazione continuerà per tutto l’arco del programma di allenamento al fine di registrare ogni miglioramento dell’atleta rispetto a ciascuna abilità mentale specifica, fino ad ottenere il livello di abilità desiderato;

Step 3: Nella Fase di allenamento cosiddetto “protetto” l’atleta inizia ad allenare ciascuna abilità mentale al di fuori però di un contesto “stressante” quale l’allenamento giornaliero; ad esempio il ciclista, prima di imparare a rilassare i muscoli delle gambe durante il movimento in gara o in allenamento, svolgerà dei semplici esercizi a casa per imparare a rilassare la muscolatura da fermo;

Step 4: Quando l’atleta ha imparato a padroneggiare le abilità allenate “protetto” potrà applicare queste strategie anche durante l’allenamento in bici e poi in gara;

Step 5: La Fase del Re- verifica: consiste nel valutare l’efficacia del programma di allenamento mentale effettuato, ed avviene attraverso il monitoraggio del livello di padronanza acquisito, da parte dell’atleta, nelle abilità e strategie apprese.

La mente è una risorsa fondamentale dalla quale attingere energia e concentrazione, conoscere il proprio corpo è importante, capire come farlo funzionare al meglio è determinante, comprendere ed essere consapevoli di quali siano le emozioni e le capacità che abbiamo e padroneggiarle ci rende unici.

 

Dove il corpo non arriva, vi arriva la mente”

 

Per qualsiasi informazione o supporto su queste tematiche puoi contattarmi mandando una mail a: formazione.claudio@gmail.com,

oppure scrivere alla redazione di Tuttocalciopiemonte.comstaff@tuttocalciopiemonte.com .

Sarò felice di poter rispondere ad ogni tua curiosità o domanda.

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  Scritto da Claudio Casale il 04/09/2021
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