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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI PROVINCIALI GIOVANILI    

Calcio a 5


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La moviola in campo ai tempi di Lo Bello

Moviola in campo: ora anche l'Inghilterra è propensa a usare la tecnologia per aiutare gli arbitri. In Italia non tutti sono d'accordo. Rosario Lo Bello, figlio del più famoso Concetto eletto deputato nella DC per ben quattro legislature e sindaco di Siracusa, sposa la linea Platini e dice no alla adozione dell'istant replay. Lo Bello II è convinto che gli errori ci stanno, fanno parte del gioco e l'eventuale ufficializzazione della moviola come strumento di verifica comporterebbe un allungamento esagerato delle partite. Le polemiche che hanno fatto seguito alle clamorose sviste dei direttori di gara e le illazioni sul loro operato si sono moltiplicate. Si è detto: «Arbitri condizionati dalla sudditanza, dal potere forte delle società e dai loro...leggi
03/03/2015, redazione_piemonte, Calcio a 5

L'abito non fa il monaco

Noi che frequentiamo l'ambiente sportivo sappiamo che quando si chiama in causa l'amministratore delegato del Milan e si vuole fare ironia, spesso salta fuori il suo titolo di studio. Avere un diploma di geometra sembra essere riduttivo e secondo alcuni addirittura offensivo. Lo conferma in un editoriale (“Di Galliani, Boniperti e altri geometri”) l'ottimo Luigi Garlando che a suo parere il titolo di studio (geometra) è diventato perfino un modo per insultare. Nel calcio le polemiche sono all'ordine del giorno. E allora per controbattere alle provocazioni è diffusa l'abitudine di prendere in giro gli interlocutori cercando di evidenziare, senza scadere nelle volgarità, i limiti intellettuali che possono derivare da un semplice titolo di studio. Nell'...leggi
24/02/2015, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

Quando i giovani tolgono le castagne dal fuoco: la storia di Verde

A Cagliari la Roma di Garcia per compensare le numerose assenze dei titolari si è affidata ai giovani ed è riuscita a sbancare il Sant'Elia. Protagonista indiscusso Daniele Verde, classe '96, fantasista, dotato di un gran dribbling, corsa e visione di gioco che ha estratto dal cilindro due assist, prima per Ljajic e poi per Leandro Paredes, classe '94 preso dal Boca Juniors che in patria molti addetti ai lavori considerano una sorta di nuovo Pirlo. Sempre a Cagliari ha esordito un altro baby: il paraguaiano Antonio Sanabria, classe '96, soffiato al Barcellona. La curiosità sta nel fatto che proprio i ragazzini più in vista hanno tolto le castagne dal fuoco dopo 4 pareggi consecutivi riportando al successo la squadra di Garcia. Intanto altri giovani sono al c...leggi
18/02/2015, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

Giovani profeti in patria? Sono ancora troppo pochi

Qualche volta ritornano, altre volte no. Il Milan riporta all'ovile Antonelli, mentre Darmian è irraggiungibile viste l'elevata quotazione del giocatore. Matri, con trascorsi milanisti, ha girovagato prima di affermarsi nel biennio alla Juventus poi, con un esborso oneroso del Milan è ritornato, ma non è stato profeta in patria per cui dopo il prestito alla Fiorentina e al Genoa con la medesima formula, è passato ancora ai bianconeri. Un investimento sbagliato. Tra i futuri possibili rimpianti, Cristante, Paloschi e Astori. Dal vivaio solo De Sciglio e Abate sono approdati tra i titolari. L'Inter riporta a casa Santon. Il vivaio nerazzurro sta sfornando validi giocatori (gli ultimi in ordine di tempo: Obi, Donkor e Puscas) ma nessuno è un titolare. Al...leggi
10/02/2015, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

Milan, tutti colpevoli nonostante il 3-1 sul Parma

«Oggi siamo qui di fronte all'obiettivo che sempre abbiano snobbato e che ora sembra la coppa che può risolvere le sorti di una stagione figlia dell'ennesima campagna acquisti fatta di parametri zero… Abbiamo una rosa che rappresenta la terza squadra più pagata del campionato: l'artefice della costruzione di questa squadra è l'AD e responsabile del settore tecnico, che agisce nella più totale assenza di un progetto. Al presidente chiediamo, oltre che investire nuovamente nel Milan, di allontanare il responsabile tecnico tecnico di evitare certe dichiarazioni su di una rosa incredibilmente di basso valore. Sarebbe ora di seguire la linea di innovazione presa da parte del lato marketing della società da cui arrivano le uniche note positive,...leggi
03/02/2015, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

Milan, bilancio negativo: ma la rosa non si butta

Dopo l'inizio del girone di ritorno, facciamo un bilancio del Milan di Pippo Inzaghi. I rossoneri hanno concluso la prima parte del campionato con un punto nelle ultime quattro partite, di cui due disputate a San Siro. Le critiche sono giustificate. Sostenere però che l'attuale rosa del Milan non sia competitiva ai massimi livelli ci può stare, ma a mio avviso ritenere che i rossoneri non abbiano qualità è sbagliato. Diego Lopez, El Shaarawy, Cerci, Pazzini, De Jong, Mexes, Menez, Bonaventura: giocatori che magari stanno attraversando un periodo di scarsa forma, ma in condizioni psicofisiche normali e utilizzati nei ruoli a loro più congeniali non sono di basso livello, almeno per quanto concerne la Serie A. I giudizi di alcuni opinionisti sono severi....leggi
27/01/2015, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

Izzo, Donsah, Quaison: storie di calcio e umanità

A volte sembra che nella vita ci sia una sorta di legge di compensazione. Quello che ti è stato tolto, ti viene in qualche modo restituito. Nei momenti difficili, però, bisogna lottare. Carattere e determinazione sono essenziali per superare i momenti bui. Ci sono alcune storie che possono essere un insegnamento utile. Per tutti. Armando Izzo, nato a Scampia (Napoli) nel 1992, è un difensore del Genoa che, proprio contro l'Inter, si è messo in luce segnando il suo primo gol in Serie A. Dopo il gol, la corsa verso il centrocampo con gli occhi pieni di lacrime e lo sguardo rivolto a cielo: era una dedica al papà scomparso quando aveva 10 anni e Armando giocava nell'Arci Scampia. Ma quel gol e quella gioia immensa erano anche per la mamma, la moglie, la f...leggi
20/01/2015, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

Aumentare gli introiti per essere competitivi

Il primo salto di qualità del calcio di casa nostra iniziò nel 1986 quando, in occasione della presentazione del Milan di Berlusconi, la squadra arrivò all'Arena con gli elicotteri, accolta dalla cavalcata delle valchirie. Quel Milan antesignano lanciò il marketing e fece della comunicazione un'arte, obbligando le concorrenti a cambiare strategie. Attraverso la tv e la creazione di eventi produceva ricavi impensabili e tutti cercarono di imitarlo. Chi c'è riuscito ha ottenuto risultati prestigiosi: le società straniere hanno raddoppiato i fatturati, mentre i club italiani, anche a causa della crisi, sono rimasti al palo.  Oggi non bastano più i risultati. Per essere competitivi occorre incrementare i fatturati, diversificare i ricav...leggi
13/01/2015, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

Ariedo Braida, 28 anni da protagonista

Il Milan ha compiuto 115 anni. Se i giocatori sono gli attori le cui gesta rimangono scolpite nella memoria dei tifosi, se gli allenatori vengono osannati per essere stati gli artefici dei successi, i dirigenti, che pure hanno avuto un ruolo determinante, godono di minore considerazione. Chi ha lavorato sottotraccia con grande profitto è Ariedo Braida. Suo mentore Adriano Galliani, che così racconta l'inizio del rapporto professionale tra il manager e la società rossonera: «Quando il 20 febbraio 1986 Silvio Berlusconi comprò il Milan gli proposi Braida come direttore generale. Berlusconi aveva in testa un altro nome, ma alla fine accettò». Braida ha ricoperto l'incarico di direttore generale dal 1986 al 2002, poi è stato nominato dire...leggi
07/01/2015, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

Settore Giovanile in crisi: le origini del malessere

Il livello tecnico del calcio italiano è in ribasso. I bacini d'utenza dei vivai non producono più giocatori di qualità. Molti istruttori non sono all'altezza del loro delicato ruolo. E' raro trovare in circolazione professionisti di chiara fama specializzati nella formazione dei giovani, come quelli, per intenderci, che tempo addietro venivano chiamati “maestri di calcio” per la riconosciuta abilità e competenza nel valorizzare le peculiarità dei loro giovani allievi. Potrà sembrare un paradosso ma è più facile essere “allenatori”, mentre è molto più complicato indottrinare le nuove leve perché per svolgere al meglio tale incarico è essenziale avere predisposizioni e spiccate at...leggi
17/12/2014, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

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