«Oggi siamo qui di fronte all'obiettivo che sempre abbiano snobbato e che ora sembra la coppa che può risolvere le sorti di una stagione figlia dell'ennesima campagna acquisti fatta di parametri zero… Abbiamo una rosa che rappresenta la terza squadra più pagata del campionato: l'artefice della costruzione di questa squadra è l'AD e responsabile del settore tecnico, che agisce nella più totale assenza di un progetto. Al presidente chiediamo, oltre che investire nuovamente nel Milan, di allontanare il responsabile tecnico tecnico di evitare certe dichiarazioni su di una rosa incredibilmente di basso valore. Sarebbe ora di seguire la linea di innovazione presa da parte del lato marketing della società da cui arrivano le uniche note positive,...leggi
Dopo l'inizio del girone di ritorno, facciamo un bilancio del Milan di Pippo Inzaghi. I rossoneri hanno concluso la prima parte del campionato con un punto nelle ultime quattro partite, di cui due disputate a San Siro. Le critiche sono giustificate. Sostenere però che l'attuale rosa del Milan non sia competitiva ai massimi livelli ci può stare, ma a mio avviso ritenere che i rossoneri non abbiano qualità è sbagliato. Diego Lopez, El Shaarawy, Cerci, Pazzini, De Jong, Mexes, Menez, Bonaventura: giocatori che magari stanno attraversando un periodo di scarsa forma, ma in condizioni psicofisiche normali e utilizzati nei ruoli a loro più congeniali non sono di basso livello, almeno per quanto concerne la Serie A.
I giudizi di alcuni opinionisti sono severi....leggi
A volte sembra che nella vita ci sia una sorta di legge di compensazione. Quello che ti è stato tolto, ti viene in qualche modo restituito. Nei momenti difficili, però, bisogna lottare. Carattere e determinazione sono essenziali per superare i momenti bui. Ci sono alcune storie che possono essere un insegnamento utile. Per tutti.
Armando Izzo, nato a Scampia (Napoli) nel 1992, è un difensore del Genoa che, proprio contro l'Inter, si è messo in luce segnando il suo primo gol in Serie A. Dopo il gol, la corsa verso il centrocampo con gli occhi pieni di lacrime e lo sguardo rivolto a cielo: era una dedica al papà scomparso quando aveva 10 anni e Armando giocava nell'Arci Scampia. Ma quel gol e quella gioia immensa erano anche per la mamma, la moglie, la f...leggi
Il primo salto di qualità del calcio di casa nostra iniziò nel 1986 quando, in occasione della presentazione del Milan di Berlusconi, la squadra arrivò all'Arena con gli elicotteri, accolta dalla cavalcata delle valchirie. Quel Milan antesignano lanciò il marketing e fece della comunicazione un'arte, obbligando le concorrenti a cambiare strategie. Attraverso la tv e la creazione di eventi produceva ricavi impensabili e tutti cercarono di imitarlo. Chi c'è riuscito ha ottenuto risultati prestigiosi: le società straniere hanno raddoppiato i fatturati, mentre i club italiani, anche a causa della crisi, sono rimasti al palo.
Oggi non bastano più i risultati. Per essere competitivi occorre incrementare i fatturati, diversificare i ricav...leggi
Il Milan ha compiuto 115 anni. Se i giocatori sono gli attori le cui gesta rimangono scolpite nella memoria dei tifosi, se gli allenatori vengono osannati per essere stati gli artefici dei successi, i dirigenti, che pure hanno avuto un ruolo determinante, godono di minore considerazione. Chi ha lavorato sottotraccia con grande profitto è Ariedo Braida. Suo mentore Adriano Galliani, che così racconta l'inizio del rapporto professionale tra il manager e la società rossonera: «Quando il 20 febbraio 1986 Silvio Berlusconi comprò il Milan gli proposi Braida come direttore generale. Berlusconi aveva in testa un altro nome, ma alla fine accettò». Braida ha ricoperto l'incarico di direttore generale dal 1986 al 2002, poi è stato nominato dire...leggi
Il livello tecnico del calcio italiano è in ribasso. I bacini d'utenza dei vivai non producono più giocatori di qualità. Molti istruttori non sono all'altezza del loro delicato ruolo. E' raro trovare in circolazione professionisti di chiara fama specializzati nella formazione dei giovani, come quelli, per intenderci, che tempo addietro venivano chiamati “maestri di calcio” per la riconosciuta abilità e competenza nel valorizzare le peculiarità dei loro giovani allievi.
Potrà sembrare un paradosso ma è più facile essere “allenatori”, mentre è molto più complicato indottrinare le nuove leve perché per svolgere al meglio tale incarico è essenziale avere predisposizioni e spiccate at...leggi
Si possono effettuare ottimi acquisti senza sborsare troppo. Lasciamo stare i parametri zero che sono un terno al lotto, ma quando si punta su un giocatore che non ha un costo eccessivo e poi questo ha un ottimo rendimento vuol dire che non solo è stato un eccellente investimento ma che si è individuato in anticipo un elemento che, una volta valorizzato, è diventato un giocatore importante.
Jack Bonaventura, classe 1989 nato a San Severino Marche, cresciuto nell'Atalanta con breve apparizioni in prestito al Pergocrema e al Padova, aveva attirato l'attenzione di molte società, ma sul mercato non aveva raggiunto quotazioni elevate. Il Milan se lo è assicurato per 5 milioni più 2 milioni di bonus. Cifra abbordabile che la società rossonera h...leggi
La Croazia ha dimostrato che il livello tecnico del calcio italiano è modesto. C’è meno qualità perché non ci sono giocatori di talento come Modric, Rakitic, Perisic, Kovacic o l’astro nascente Halilovic che, dopo aver militato nelle giovanili della Dinamo Zagabria, ora gioca nel Barcellona B. Noi allo stato attuale delle cose possiamo soltanto mettere sul piatto della bilancia il trentacinquenne Andrea Pirlo, ma dietro di lui non ci sono sostituti. Dobbiamo arrangiarci, consapevoli che ci sono rappresentative nazionali, un tempo ritenute di basso profilo, più competitive della nostra.
L’assurdo sta nel fatto che, ad esempio, la Croazia con 4 milioni di abitanti e quindi un bacino d’utenza calcistico (200mila giocatori) deci...leggi
La sosta consente di analizzare, attraverso i dati statistici, pregi e difetti delle squadre più in vista della Serie A. Juventus e Roma, dopo alcune battute a vuoto, sono in ripresa e a suon di gol confermano la loro leadership, attenzione però al Napoli. I bianconeri hanno l'attacco più forte e la difesa meno battuta. E' curioso che delle 25 reti complessive, messe a segno da 8 marcatori diversi, ben 17 sono state realizzate allo Stadium, dove i bianconeri hanno ottenuto un filotto di 5 vittorie consecutive e subito soltanto 2 reti. Meno agevole il cammino in trasferta: nelle 6 partite disputate (4 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta) 8 i gol segnati mentre la difesa conferma la propria solidità con 2 gol subiti. Allegri ha gli stessi punti di Conte ma il nuov...leggi
Fino a poco tempo fa eravamo convinti che Juventus e Roma fossero regine del nostro campionato in grado di rivaleggiare alla pari con le big d'Europa. Poi sono arrivate deludenti prestazioni. La Juve ha pareggiato col Sassuolo, ha perso con l'Olympiacos e col Genoa, il successivo riscatto con i greci ha evidenziato pregi e difetti. Vittorio Oreggia, direttore di Tuttosport ha così commentato: «Ai campioni d'Italia manca la spietatezza del passato per aprire e chiudere una gara senza inutili patimenti, la forza per abbattere solidissime Maginot».
La Roma, che rispetto all'anno scorso ha 8 punti in meno, è stata travolta dal Bayern Monaco, sconfitta dal Napoli e battuta 2-0 in Germania nonostante la disposizione tattica difensiva per evitare un secondo u...leggi