Calcio piemontese in lutto: si è spento l'ex Novara Udovicich
NOVARA - Lutto nel mondo del calcio piemontese. Il Novara ammaina la sua bandiera che più bandiera non si può, quella con le effige di Giovanni Udovicich, lo sguardo da duro e la fiera pelata del combattente vero. La sua immagine sullo sfondo azzurro cielo ora da lassù, non smetterà mai più di sventolare.
Se n’è andato oggi all’età di 79 anni il calciatore più fedele, rappresentativo e amato dal popolo novarese. A lungo detenne il primato di presenze in un’unica società, con 517 partite e 10 reti tra serie B e serie C, la serie A solo sfiorata e sognata, una sola maglia, un unico e un solo amore, il suo Novara. Stopper duro ma corretto, dai piedi ruvidi e dal fisico imponente, formava con il compagno di reparto Alberto Vivian una coppia di difensori centrali che nel calcio di oggi, fatto di troppe difese “allegre” e a zona “a maglie larghe”, molto probabilmente non avrebbe sfigurato. E’ proprio vero che non ci sono più i difensori di una volta.
Nini, come era soprannominato, nacque a Fiume il 1° gennaio 1940. Dopo la guerra approdò a Novara nel 1947 esule con la sua famiglia in fuga dall'Istria. Entrò nelle giovanili del sodalizio azzurro da ragazzino, crescendo e diventando calciatore professionista sempre e solo con la maglia azzurra del Novara la sua seconda pelle. Da profugo di guerra a idolo novarese, il passo fu breve. La sua carriera di calciatore si interruppe poi nel 1976 a causa di un grave infortunio al ginocchio altrimenti ancora chissà quante altre partite e quante battaglie. Poi Udovicich iniziò a lavorare alla Banca Popolare di Novara.
Croce e delizia dei collezionisti di figurine dei calciatori, l’introvabile e preziosa rarità con quel cognome “straniero” ma mai così italiano, che ti fa sempre dare un’occhiata amorevole affinchè il suo nome sia stato scritto correttamente. E adesso possiamo immaginarlo già lassù a riabbracciare Alberto e con lui in eterno sospeso nei cieli a rincorrere una sfera di cuoio svettando di testa o anticipando secco e leale, sul campo verde del Paradiso.