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Lnd e Lega Pro: il cruccio di Tavecchio

a cura di Massimiliano Giacomini

 

Questa settimana a Roma si è rivisto l'ex presidente della Lega Nazionale Dilettanti Felice Belloli. Ha partecipato alla riunione della LND Servizi srl, la cassaforte della Lega Nazionale Dilettanti che, durante i suoi pochi mesi di presidenza, lo aveva visto soccombere alla volontà del presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio di tenere per sé le chiavi dello scrigno di Piazzale Flaminio. E anche se Belloli aveva affermato «tra qualche mese l'amministratore della LND servizi sarò io come è giusto essendo il numero uno dei dilettanti», Carlo Tavecchio non gli ha mai lasciato le chiavi della cassaforte. L'aria all'interno della sede della Lega Nazionale Dilettanti è intanto oltremodo tesa. Lo stallo della reggenza di Cosentino e quello che è accaduto in questi mesi hanno minato la Lega che per quindici lunghi anni aveva fatto scuola di efficienza e capacità. Difficile pensare a cosa potrà ancora accadere tra qui e Ferragosto, periodo in cui, se non si modifica lo status quo, si dovrebbe andare alle elezioni.

I contendenti In questo momento Ermelindo Bacchetta (Piemonte), Ettore Pellizzari (Trento), Andrea Del Pin (sardegna), Fabio Bresci (Toscana), Alberto Mambelli, Vito Tisci e Sandro Morgana potrebbero avere velleità di comando ma a chi conviene davvero "andare ai materassi" in un momento di sfaldamento tale? La vera domanda però potrebbe essere un'altra e cioè: ma Carlo Tavecchio avrebbe problemi con due leghe commissariate? Non dimentichiamoci che oltre che alla Lnd anche la Lega Pro naviga in brutte acque. La realtà è un'altra ed è che la Lega di Firenze, udite udite, non verrà commissariata ma si decreterà la decadenza del presidente e del Direttivo. Proprio così, il 30 giugno il bilancio dello scorso anno non verrà ratificato e così, mentre tutti pensano che si dovrà commissariare, ipoteticamente, ma mica tanto, il due luglio, il numero uno di via Allegri Carlo Tavecchio decreterà la decadenza secondo regolamento e così gli uomini che sono ora al comando, Macalli, Pitrolo, Rizzo, etc, potranno portare avanti l'ordinario finché non indiranno una nuova Assemblea elettiva.

Il cavillo Campa cavallo, direbbe qualcuno a Roma, sta di fatto che la questione si chiuderebbe "a babbo morto" permettendo di fatto a coloro che gestiscono la Lega ora di continuare a farlo. Questo ovviamente a meno che il consiglio non si dimettesse, allora, a quel punto, ci sarebbe il Commissariamento, ma sarebbe come se Kojak avesse i capelli: impossibile, improbabile. Per questo lo scenario del commissariamento della LND si rifà vivo, ma come? Altra notiziola fresca fresca: i tre vice presidenti Bocchietti, Mambelli e Morgana starebbero preparando una lettera chiedendo a Tavecchio il commissariamento della Lega Dilettanti, per evidenti motivi di interesse per l'intero movimento. Basteranno dolo le firme dei tre vice presidenti di Area? Staremo a vedere e come sempre vi diremo tutto ciò che accade.

Massimiliano Giacomini

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  Scritto da redazione_piemonte il 25/06/2015
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